mercoledì 1 dicembre 2010

Ho perdonato errori quasi imperdonabili...

Ho perdonato errori quasi imperdonabili, ho provato a sostituire persone insostituibili e dimenticato persone indimenticabili. Ho agito per impulso, sono stato deluso dalle persone che non pensavo lo potessero fare, ma anch'io ho deluso. Ho tenuto qualcuno tra le mie braccia per proteggerlo; mi sono fatto amici per l'eternità. Ho riso quando non era necessario, ho amato e sono stato riamato, ma sono stato anche respinto. Sono stato amato e non ho saputo ricambiare. Ho gridato e saltato per tante gioie, tante. Ho vissuto d'amore e fatto promesse di eternità, ma mi sono bruciato il cuore tante volte! Ho pianto ascoltando la musica o guardando le foto. Ho telefonato solo per ascoltare una voce. Io sono di nuovo innamorato di un sorriso. Ho di nuovo creduto di morire di nostalgia e… ho avuto paura di perdere qualcuno molto speciale (che ho finito per perdere)… ma sono sopravvissuto! E vivo ancora! E la vita, non mi stanca… E anche tu non dovrai stancartene. Vivi! È veramente buono battersi con persuasione, abbracciare la vita e vivere con passione, perdere con classe e vincere osando, perchè il mondo appartiene a chi osa! La Vita è troppo bella per essere insignificante! [Charlie Chaplin]

Sincerita Riccardo Cocciante....

venerdì 29 ottobre 2010

(Sii un girasole accanto ai salici piangenti – Arnaldo Pangrazzi)

Ascolta bene ciò che non ti dico.
Non lasciarti ingannare da me.
Non lasciarti ingannare dalle mie apparenze.
Perché sono solo una maschera, forse mille maschere che ho paura di togliere, anche se nessuna di esse mi rappresenta.
Do l’impressione di essere sicuro, che tutto procede a gonfie vele, dentro come fuori, di essere la fiducia in persona, di possedere la calma come una seconda natura, di essere in controllo della situazione e di non aver bisogno di nessuno.
Ma non credermi, ti prego.
Esteriormente posso apparire tranquillo, ma ciò che vedi è una maschera.
Sotto, celato, c’è il mio vero io nella confusione, nella paura, nella solitudine.
Ma lo nascondo.
Non voglio che nessuno lo sappia.
Sono preso dal panico al solo pensiero di esporlo.
Ecco perché ho costantemente bisogno di creare una maschera che mi nasconda, un’immagine pretenziosa, che mi protegga dallo sguardo che capisce.
Ma tale sguardo è precisamente la mia salvezza.
Ed io lo so.
Quando, però, è seguito dall’accettazione dell’amore allora diventa lo strumento che può liberarmi da me stesso, dal meccanismo di barriere che ho eretto;
lo strumento che mi può rassicurare di ciò che non riesco a convincere me stesso: di valere veramente qualcosa.
Questo però non te lo dico. Non ho coraggio.
Ho paura che il tuo sguardo non sia seguito dall’accettazione, dall’amore.
Forse temo che tu possa cambiare opinione su di me, che ti prenda gioco di me e che il tuo sorriso mi uccida.
Ho paura, in fondo in fondo, di non valere niente, che tu ti accorga di questo e mi rigetti.
Allora continuo il mio gioco di pretese disperate con una apparenza esteriore sicura e con un bambino tremante dentro.
Sfoggio la mia sfilata di maschere e lascio che la mia vita diventi finzione.
Ti racconto tutto ciò che non conta niente e niente di ciò che è veramente importante, di ciò che mi strugge dentro.
Perciò quando riconosci questa routine non lasciarti distrarre dalle mie parole:
ascolta bene ciò che non ti dico, ciò che vorrei dire, ciò che ho bisogno di dire,
ma che non riesco a dire.
Non mi piace nascondermi, te lo confesso.
Vorrei tanto essere spontaneo, onesto e genuino, ma tu devi aiutarmi.
Per favore stendi la tua mano, anche quando questa sembra sia l’ultima cosa che voglio.
Tu puoi portare alla luce la mia vitalità: ogni volta che sei gentile, attento e premuroso, ogni volta che cerchi di comprendere perché mi vuoi bene il mio cuore palpita e rinasce.
Voglio che tu sappia quanto sei importante per me, come tu hai il potere di far emergere la persona che sono.
Solo se lo vuoi. Ti prego, ascoltami.
Tu puoi far cadere le barriere dietro le quali mi rifugio, tu puoi rimuovere la mia maschera, tu puoi liberarmi dalla mia prigione solitaria.
Non ignorarmi! Per favore non passare oltre!
Abbi pazienza con me.
A volte, sembra, che quanto più ti avvicini tanto più mi ribelli alla tua presenza.
E’ una cosa irrazionale, ma è così: combatto ciò di cui ho bisogno.
L’uomo è spesso fatto così!
Ma l’amore è più forte di ogni resistenza e qui sta la mia speranza.
La mia vera speranza.
Aiutami a far cadere le barriere con le tue mani sicure, ma con mani gentili
perché un bambino resta molto fragile.
Chi sono, ti domandi?
Sono qualcuno che conosci molto bene.
Sono ogni persona che incontri.
Sono te stesso.

(Sii un girasole accanto ai salici piangenti – Arnaldo Pangrazzi)

lunedì 25 ottobre 2010

Perche' ti amo
Perche' ti amo, di notte son venuto da te
cosi' impetuoso e titubante
e tu non me potrai piu' dimenticare
l' anima tua son venuto a rubare. 

Ora lei e' mia - del tutto mi appartiene
nel male e nel bene,
dal mio impetuoso e ardito amare
nessun angelo ti potra' salvare.
Herman Hesse

venerdì 15 ottobre 2010

Lettera ad un amico....

Mi spiace quando un amico sta male (non fisicamente)...mi sento inerme, un vuoto nell'anima, mi manca un pezzo della mia giornata
mi manca una sua parola, mi manca tutto, mi manca lui.
Ma io cosa potrei fare per aiutarlo?...Troppo lontano...per abbracciarlo, per fargli sentire tutto il mio affetto, per dargli  un po'di conforto. E' mi chiedo io finora cosa ho fatto per lui?...niente assolutamente niente...anzi mi sono sempre arrabbiata...se m'ignorava, se ad un mio messaggio rispondeva a monosillabe o non  rispondeva affatto, non solo io il suo mondo, so  comunque che in un angolino del suo mondo io ci sono di questo ne sono certa . Come potrei aiutarti se tu AMICO mio hai deciso di stare da solo con i tuoi pensieri...ed io rispetto la tua decisione...ma se tu avessi bisogno di parlare sappi che io ci sono è ci sarò sempre per te. Adesso con il cuore in mano e le lacrime agli occhi...ti chiedo umilmente perdono...sai te lo sempre detto, non sono perfetta( penso che nessuno lo sia) ma sono consapevole dei miei errori...e con te ho sbagliato tanto. Una cosa però c'è da dire che ti voglio un bene dell'anima..questo non è un errore., ma certezza,.conoscerti è stata la cosa più bella è dolce che potesse capitarmi..sei semplicemente una persona straordinaria...chi non ti apprezza oggi o in passato..non ha capito che un gioiello d'anima come te non si trova facilmente in giro...io questo gioiello lo terrò  per sempre custodito in uno scrigno prezioso...il mio cuore.

giovedì 7 ottobre 2010

Omicidio di Sarah Scazzi (Notizie Italia)

Omicidio di Sarah Scazzi (Notizie Italia)....Tutto questo orrore...mi ha messo addosso una tale angoscia!!!
Ho ripensato ad un episodio capitatomi alla stessa età di Sara...solo che a me è andata a finire bene...solo tanta paura. In che mondo viviamo... sto malissimo, è orribile ma come si può..agire in questo modo., non ho parole solo tanta tanta rabbia.